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Novembre 2017

BCE: valutazione dello stato di preparazione degli enti all’applicazione dell’IFRS 9.

La BCE ha presentato il rapporto sulla valutazione dello stato di preparazione delle banche all’applicazione dell’IFRS 9, comparate alle aspettative di vigilanza.
Le banche dell’area dell’euro lavorano intensamente all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9, introdotto a seguito della crisi finanziaria, in conformità del quale, le istituzioni finanziarie devono rilevare le perdite su crediti prima rispetto al regime contabile precedente.
Il rapporto sulla valutazione è pubblicato sul sito istituzionale dedicato alla vigilanza bancaria e presenta una sintesi delle principali conclusioni e aspettative di vigilanza in merito all’applicazione dell’IFRS 9 (sezione Media & Publications › Press releases › By date › 2017 › 24 novembre 2017).
Sulla base delle informazioni rese note dagli enti significativi in uno stadio di applicazione avanzato, il report indica che, a regime, l’impatto negativo medio sul coefficiente patrimoniale regolamentare di CET1 (capitale primario di classe 1) viene stimato in 40 punti base.
Per tali enti, i risultati dell’analisi tematica sono confluiti nel processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP) del 2017, in particolare nella componente della valutazione della governance e della gestione dei rischi.
Invece, in base ai dati forniti dagli enti meno significativi in uno stadio di preparazione avanzato, a regime, l’impatto negativo medio sul CET1 ammonterebbe a 59 punti base. Tali esiti sono presi in considerazione dalle autorità nazionali competenti che esercitano la vigilanza diretta su tali intermediari.
L’analisi tematica effettuata dalla BCE mostra che l’impatto prudenziale dell’IFRS 9 sarà probabilmente maggiore per le banche che applicano il metodo standardizzato (standardised approach, SA), rispetto a quelle che utilizzano il metodo basato sui rating interni (internal ratings based, IRB), per il calcolo dei requisiti a fronte del rischio di credito.

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