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Marzo 2020

UIF: Quaderni antiriciclaggio del II semestre 2019.

L’unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha pubblicato i Quaderni dell’antiriciclaggio con i dati relativi al secondo semestre del 2019.
Nel corso del 2019, la UIF ha ricevuto 105.789 segnalazioni di operazioni sospette (+7,9% del 2018), di cui 54.621 fanno riferimento agli ultimi sei mesi dell’anno e corrispondono al 12,2% in più delle operazioni segnalate nella seconda metà del 2018. La crescita del secondo semestre del 2019 è dovuta principalmente all’incremento di segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio (+13,2 % rispetto allo stesso periodo del 2018) che ha più che compensato la riduzione di comunicazioni relative alle altre categorie tra cui voluntary disclosure e finanziamento del terrorismo. La maggior parte delle comunicazioni, in coerenza con il 2018, derivano da banche e poste, IMEL (istituti di moneta elettronica) e IP (istituti di pagamento).
Nella seconda metà del 2019, la UIF ha inviato 55.328 segnalazioni agli Organi investigativi ed ha adottato 21 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 8,2 milioni di euro (complessivamente nell’anno 2019 sono state sospese 43 operazioni corrispondenti a 11,4 milioni di euro).
Durante l’esercizio della propria attività, la UIF ha collaborato con le FIU estere; in particolare si osserva un importante incremento delle richieste ricevute che sono passate da 1.133 nella seconda metà del 2018 a 7.509 nello stesso periodo del 2019. Anche le informazioni scambiate tra l’UIFe l’Autorità giudiziaria sono aumentate rispetto agli ultimi sei mesi del 2018. In tale ambito, al fine di favorire lo scambio e contemporaneamente garantire la riservatezza e l’integrità dei dati, la UIF ha creato un canale informatico dedicato per l’invio di richieste di informazioni e la ricezione delle relative risposte.
Relativamente alla distribuzione territoriale si è verificato un incremento delle segnalazioni di operazioni sospette nelle regioni di Lombardia, Lazio, Sicilia ed Emilia-Romagna, mentre è stata registrata una riduzione in Toscana.
Infine, riguardo alle dichiarazioni di operazioni in oro, nella seconda metà del 2019 si è verificato un incremento del 19% del valore dell’oro scambiato, riconducibile principalmente alle operazioni di compravendita.

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