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Luglio 2017

Antiriciclaggio: le contestazioni plurime come regola del principio del procedimento sanzionatorio.

Con la circolare 6 luglio 2017, n. DT 54071, il MEF ha fornito dettagliati chiarimenti sul sistema sanzionatorio rimodellato dal decreto attuativo della IV direttiva antiriciclaggio.
Uno degli effetti dei chiarimenti forniti riguarda la contestazione plurima. In caso di più violazioni compiute dallo stesso soggetto i verificatori potranno dunque rilevare la fattispecie aggravata, con la conseguente applicazione delle sanzioni massime.
Nello specifico la circolare descrive i criteri di quantificazione numerica che dovranno essere adottati in sede di valorizzazione dei caratteri della condotta sanzionata suscettibili di configurare la fattispecie “aggravata” all’art 58, comma 2: ripetitività, sistematicità, molteplicità (violazioni «plurime») e gravità.
La circolare non si esprime in merito ai procedimenti pendenti, in relazione all’ipotesi in cui il decreto sanzionatorio sia già stato emesso e, impugnato, ma non sia stato ancora oggetto di sentenza passata in giudicato. Su tale argomento appare però ragionevolmente certa l’applicabilità del medesimo principio della legge più favorevole a tutti i procedimenti ancora non definiti.
Rimangono aperti inoltre, altri quesiti che suscitano qualche perplessità negli operatori, quali ad esempio le scelte unilaterali dei criteri di valutazione delle sanzioni che appaiono rigidi e vincolanti.

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