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Gennaio 2018

Antiriciclaggio: le buone prassi per le persone politicamente esposte.

La normativa antiriciclaggio impone un rafforzamento delle verifiche sulle Persone Politicamente Esposte (PEPs) con riferimento all'origine dei fondi e alla coerenza delle operazioni compiute con il profilo economico patrimoniale del cliente. Banca d'Italia, con gli orientamenti di vigilanza, ha individuato una serie di punti critici e di buone prassi riguardanti la gestione delle relazioni con le PEPs.
I temi che il documento di Banca d'Italia tratta sono i seguenti:
- governo della gestione dei rapporti con le PEPs, identificati come rapporti ad alto rischio. Tra le buone prassi segnalate è prevista l'adozione di una policy aziendale che consideri esplicitamente l’alto rischio insito nelle PEPs e definisca i principi generale di gestione dei rischi associati;
- individuazione delle PEPs. L’utilizzo esclusivo di database commerciali, non ponendo al riparo dal rischio di errore, deve essere accompagnato, con sempre maggior peso, dalla raccolta di informazioni rilevanti dal patrimonio informativo interno all’azienda, nonché ottenute anche dal cliente stesso;
- classificazione del rischio. Essa deve consistere in una valutazione complessiva dei rapporti con le PEPs, i loro familiari e soggetti a loro collegati per affari. Tra le buone prassi è prevista l'adozione di sistemi automatici di attribuzione di punteggi di rischio e il collegamento diretto tra le anagrafiche aziendali e sistemi informativi di valutazione per evitare alterazioni manuali (volute o meno);
- formalizzazione interna delle attività e fasi costituenti l’adeguata verifica rafforzata delle PEPs quali, ad esempio, la predisposizione di norme interne con l'individuazione di ruoli e responsabilità, la redazione di schede contenenti informazioni relative all'origine dei fondi da utilizzare quando si istaura il rapporto e durante il monitoraggio continuo;
- sistema dei controlli interni.
Nonostante l’utilità dell’orientamento, si attendono le disposizioni normative di Banca d'Italia in tema di mitigazione del rischio, da emettere entro un anno dall'entrata in vigore della riforma antiriciclaggio, considerando che è previsto che le norme attuali restino in vigore fino al 31 marzo 2018.

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