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Gennaio 2020

Modifica dello IAS 1 in tema di passività correnti e non correnti.

L’International Accounting Standard Board (IASB) ha emanato un chiarimento sull’applicazione dello IAS 1 Presentation of Financial Statements con riferimento alla classificazione dei debiti e altre passività tra quelli correnti e non correnti. In particolare, l’obiettivo è chiarire come determinare se un debito o un’altra passività con data incerta, nella situazione finanziaria e patrimoniale, rientri tra quelli a breve o a lungo termine. 
Uno dei chiarimenti introdotti dalla modifica dello IAS 1 prevede che un debito che riconosce il diritto di differire il regolamento della passività di almeno 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio di riferimento non sia classificabile come corrente; questo diritto deve essere sostanziale ed esistere a fine esercizio. Inoltre, viene precisato che una passività è da considerare “no current” se ci aspetta che l’entità estingua il debito entro i dodici mesi successivi all’esercizio di riferimento oppure nel caso in cui l’estinzione avvenga nel periodo tra la fine dell’esercizio e la data di emissione del bilancio. Infine, lo IASB ha chiarito che se la passività prevede l’opzione di conversione in strumento di capitale non viene influenzata la classificazione tra corrente o non corrente, se applicando lo IAS 32, l’opzione è rilevata a patrimonio netto separatamente dalla passività. 
Le modifiche si limitano a chiarire i requisiti esistenti quindi non si prevede un’incidenza significativa sul bilancio delle società. Tuttavia, le eventuali riclassificazioni delle passività da correnti a non correnti e viceversa potrebbero influire sulle covenant dei debiti delle società. 
Il Consiglio, per lasciare il tempo alle società di adeguarsi, ha stabilito che le modifiche entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2022, viene comunque consentita l’applicazione anticipata.

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