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Maggio 2017

In consultazione la revisione degli schemi di bilancio ed i nuovi requisiti di disclosure derivanti dall'introduzione dell'IFRS9.

In data 3 maggio 2017 sono state sottoposte a consultazione (con un termine di 60 giorni) le proposte di modifica alla Circolare 262 del 22/12/2005 (bilancio bancario) e al Provvedimento del 09/12/2016 (bilancio intermediari finanziari) in virtù dell’omologazione del nuovo IFRS 9, che apporta anche modifiche al principio IFRS 7, in materia di informativa sugli strumenti finanziari. Le principali novità riguardano:
- i nuovi criteri di classificazione e misurazione, basati sul business model, con una nuova ripartizione per portafogli contabili (fair value con impatto a conto economico, con impatto sulla redditività complessiva e costo ammortizzato) che comportano modifiche degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Redditività Complessiva;
- il nuovo modello di impairment basato sulle expected losses: la nota integrativa è modificata per recepire l’informativa prevista dall’IFRS 7, in applicazione dell’IFRS 9;
- la revisione della disciplina delle coperture contabili con un maggiore allineamento alle logiche di risk management. Viene introdotta l’informativa sui valori di bilancio degli strumenti di copertura diversi dai derivati in relazione al portafoglio di appartenenza e alla tipologia di copertura.
Nella determinazione delle bozze normative si è cercato di allineare l’informativa di bilancio con le nuove segnalazioni FINREP in vigore dal 1°gennaio 2018, in modo da evitare doppi binari, contenendo i costi di reporting delle banche. Ad esempio nella voce “Fondi per rischi e oneri” vengono ricondotti anche gli accantonamenti complessivi sugli impegni a erogare e sulle garanzie finanziarie rilasciate. Con riferimento all’informativa quantitativa sulla qualità del credito, la definizione del valore lordo delle attività finanziarie è rivista per allinearla a quella del FINREP: per le attività valutate al costo ammortizzato, o a fair value con impatto sulla redditività complessiva si continua ad adottare la definizione contabile, mentre per quella valutate a FVTPL la definizione di valore lordo dipende dalla qualità creditizia dell’esposizione.
Viene presentata anche un’analisi di impatto della regolamentazione, condotta su specifiche informazioni per le quali la Banca d’Italia ha valutato diverse opzioni regolamentari, nonostante la scarsa discrezionalità, poiché le nuove disposizioni rappresentano un mero adeguamento a norme sovraordinate.

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