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Gennaio 2023

Banca d’Italia: nota informativa sui rischi climatici e ambientali.

Banca d’Italia ha pubblicato una nota informativa relativa all'indagine condotta su un campione di banche LSI e di intermediari finanziari "106" circa il grado di adeguamento alle aspettative di vigilanza relative alla gestione dei rischi climatici e ambientali, in cui viene altresì richiesto ad essi di introdurre pratiche di governance e risk management adeguate alla gestione dei rischi climatici e ambientali.
Viene riportato in nota un adeguamento ridotto rispetto alle aspettative da parte delle diverse funzioni aziendali interessate, nonostante l’attenzione posta dai vertici aziendali.
In tema materia di business e strategia, Banca d’Italia ritiene necessario che gli intermediari che intendano integrare le pratiche di gestione del rischio ESG sviluppino target di sostenibilità misurabili e monitorabili e che gli intermediari non si limitino ad ampliare la propria offerta commerciale con l’inserimento di prodotti etichettati “green”.
Con riferimento alla governance e al sistema organizzativo, è emerso che, anche se da un lato buona parte degli organi di governo pone la dovuta attenzione all’integrazione di adeguate pratiche organizzative e di governance, dall’altro risulta comunque non trascurabile il numero di intermediari con un grado sufficiente di coinvolgimento dell’organo di governo. Banca d’Italia sollecita l’impegno dei vertici aziendali verso la creazione di strutture aziendali dedicate alla sostenibilità, il rafforzamento delle funzioni di controllo con riguardo ai rischi ESG e lo sviluppo di sistemi informativi e basi dati adeguati alla valutazione dei rischi climatici e ambientali.
In merito al sistema di gestione dei rischi, Banca d’Italia invita gli intermediari ad allinearsi alle aspettative ed elaborare sistemi di monitoraggio accurati, coerenti e solidi.
Alla luce di ciò, Banca d'Italia chiede a tutti gli intermediari di predisporre un “Piano di azione” che individui gli specifici interventi da porre in essere per colmare le lacune identificate, specificando i tempi e le priorità necessari al completamento delle diverse iniziative.
Tale Piano, approvato dal Consiglio di Amministrazione, dovrà essere trasmesso a Banca d'Italia, insieme alla valutazione del Collegio sindacale, entro il 31 marzo 2023 e sarà considerato nel processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) che la Banca d’Italia svolge annualmente con riguardo a tutti gli intermediari vigilati.

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