News
Maggio 2022
Proposte di metodi alternativi di contabilizzazione dei Crypto-asset da parte dell'ISDA.
L'ISDA ha recentemente reso pubblico un documento che indaga sugli effetti degli investimenti in assets digitali sulla contabilità, utilizzando le criptovalute come esempio di risorsa digitale.
Quest'analisi ha principalmente la finalità di accertare e mostrare le modalità di contabilizzazione degli assets digitali basate sugli US GAAP mediante un confronto analitico con gli IFRS. Per rendere più trasparenti e confrontabili le informazioni di rendicontazione finanziaria, bisognerebbe introdurre metodi alternativi alla contabilità basata sugli US GAAP e IFRS, tenendo presente quanto gli assets digitali si siano ultimamente fatti sempre più strada nelle preferenze degli investitori. Tra i vari punti discussi abbiamo:
le situazioni in cui i crypto-assets si possono considerare attività o passività del dichiarante; definizione della loro base dei costi; osservazioni sull'individuazione dei ricavi.
Dal momento che gli assets di questo tipo, possono potenzialmente trasformare le modalità delle operazioni dei mercati finanziari nonchè le interazioni degli investitori con lo stesso sistema finanziario convenzionale, l'ISDA propone di improntare la contabilizzazione di tutti gli assets digitali sulla determinazione al fair value. Le criptovalute, che rappresentano il principale sottogruppo delle risorse digitali, hanno attualmente una capitalizzazione di mercato vicina ai 2 miliardi di dollari, in seguito ad una crescita esponenziale verificatasi in anni recenti. Il documento pubblicato dall'ISDA, oltre a dare delucidazioni sullo scenario in cui operano gli investitori di crypto-assets, ha dunque l'intento di risolvere le difficoltà di contabilizzazione e rendicontazione finanziaria che pervadono il mercato degli assets digitali, fornendo possibili nuovi modelli contabili.
Gli operatori della tecnofinanza si sono adoperati al fine di sviluppare nuove piattaforme che danno a sempre più utenti l'accesso ai mercati di assets digitali, così come istituzioni finanziarie stanno espandendo l'offerta di vari prodotti che garantiscono ai loro clienti (sia istituzionali che al dettaglio) esposizione a derivati e altri strumenti strutturati che hanno come riferimento risorse digitali sottostanti. Il documento dell'ISDA divide dunque gli assets digitali in due gruppi: Asset digitali nativi che non presuppongono l'esistenza di interessi legali o di proprietà; Asset digitali che fanno riferimento a un asset sottostante. Questa distinzione costituisce elemento importante nella rendicontazione contabile e finanziaria dell'asset, secondo i principi contabili attuali.