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Luglio 2024

Direttiva (UE) 2024/1760: pubblicata la CS3D.

In data 5 luglio 2024, è stata pubblicata in GU EU la Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 giugno 2024 relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CS3D o CSDDD).
La CS3D modifica la Direttiva Whistleblowing e il Regolamento ESAP, introducendo obblighi e responsabilità per le grandi imprese in merito agli impatti negativi delle loro attività sul rispetto dei diritti umani e sulla protezione dell’ambiente, in particolare:
•    obblighi sugli impatti negativi sui diritti umani e agli impatti ambientali negativi, effettivi o potenziali, cui sono soggette le società nell’ambito delle attività proprie, delle loro filiazioni e dei loro partner commerciali presenti nelle relative catene di attività;
•    responsabilità connesse alle violazioni dei suddetti obblighi;
•    obblighi per le società connessi all’adozione ed attuazione di un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici che garantisca la compatibilità massima possibile del modello e della strategia aziendali con la transizione verso un’economia sostenibile e con la limitazione del riscaldamento globale in linea con l’accordo di Parigi.
La CS3D si applica alle seguenti società:
•    con un fatturato globale netto superiore a 450.000.000 euro e, nel caso di società europee, con più di 1.000 dipendenti e;
•    società capogruppo di un gruppo che raggiunge i limiti minimi per l’adozione del bilancio d’esercizio consolidato;
•    che abbiamo concluso o che siano capogruppo di un gruppo che abbia concluso accordi di franchising o di licenza nell’Unione in cambio di diritti di licenza con società terze indipendenti per un valore maggiore ai 22.500.000 euro nell’ultimo esercizio, laddove il fatturato globale sia superiore a 80.000.000 euro.
La direttiva si applicherà a seconda delle dimensioni delle aziende, ovvero:
•    a 3 anni dall’entrata in vigore per le imprese con più di 5.000 dipendenti e 1.500 milioni di euro di fatturato;
•    a 4 anni dall’entrata in vigore per le aziende con più di 3.000 dipendenti e 900 milioni di euro di fatturato;
•    a 5 anni dall’entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato.

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