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Ottobre 2016
Documento in consultazione per la previsione di un regime transitorio per l'applicazione del nuovo Principio Contabile IFRS 9 "Financial Instruments".
Lo scorso 11 ottobre, ai fini del calcolo dei requisiti di capitale, il Comitato di Basilea ha proposto, attraverso l’emanazione di apposito documento di consultazione, l'introduzione di un regime transitorio per l'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”. Tale documento (la consultazione rimane aperta fino al 13 gennaio 2017) ha come fine quello di diluire nel tempo gli effetti negativi attesi sul patrimonio di vigilanza delle banche, connessi in particolare all'utilizzo delle nuove regole di rilevazione delle perdite su crediti (expected loss model) e alla loro prima applicazione prevista dal 1° gennaio 2018.
L’obiettivo del sistema di valutazione forward-looking, introdotto dal nuovo principio contabile, è la misurazione della perdita attesa (expected losses) dello strumento finanziario sulla base di informazioni ragionevoli e disponibili senza costi o sforzi eccessivi, includendo informazioni storiche, attuali e previsionali. Con il nuovo modello il valore del credito è aggiornato nel continuo e la rilevazione della perdita dovrebbe risultare più tempestiva rispetto al vigente IAS 39, che considera solo le perdite derivanti da eventi passati e alle condizioni attuali (incurred losses).
Il punto focale della valutazione è rappresentato dall'identificazione della qualità del credito. Gli asset sono classificati in tre stage (o bucket): i) stage 1 (performing), ii) stage 2 (under performing) e iii) stage 3 (non performing).
Rispetto al principio IAS 39 in vigore, l'IFRS 9 anticiperà la rilevazione delle perdite rendendo il costo del credito maggiormente sensibile alla variazione del rischio influenzando, oltre all’aspetto contabile, anche il business. Se il prezzo dei finanziamenti sarà maggiormente correlato alla rischiosità della controparte, è probabile una revisione del pricing soprattutto nel caso di passaggio dallo stage 1 al 2. Alla luce di questo elemento, è ipotizzabile che le modalità di gestione andamentale dei crediti siano riviste per rilevare e gestire in anticipo tale peggioramento e che le politiche del credito vengano modificate per valutare gli effetti della riforma sui tipi di finanziamento più penalizzati (medio/lungo termine).