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Agosto 2016
Il bilancio degli intermediari non IFRS.
In data 2 agosto 2016, terminata la consultazione sulla disciplina degli schemi e delle regole di compilazione dei bilanci degli intermediari che non seguono i principi contabili internazionali (operatori del microcredito e i confidi minori), Banca d'Italia ha emanato il documento definitivo per la redazione del bilancio degli intermediari non IFRS.
L’esigenza dell’intervento di regolazione derivava dal decreto legislativo del 18 agosto 2015, n.136, che ha attuato la direttiva 2013/34/UE per la parte relativa ai conti annuali e consolidati delle banche e degli altri intermediari finanziari. Il decreto, in continuità con la normativa previgente, ha attribuito alla Banca d’Italia il potere di definire le forme tecniche dei bilanci dei c.d. “intermediari non IFRS”.
Le disposizioni previste all'interno del documento si applicano a partire dal bilancio dell’impresa e dal bilancio consolidato relativi all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2016, salvo le eccezioni seguenti riguardanti le informazioni richieste dalla nota integrativa di cui alle tabelle 7.4 “Variazioni nell’esercizio delle Attività per imposte anticipate” e 7.5 “Variazioni nell’esercizio delle Passività per imposte differite” della Parte B “Informazioni sullo stato patrimoniale” e i dati di flusso contenuti nella Parte D “Altre informazioni”, Sezione 1 “Riferimenti specifici sull’attività svolta” della nota integrativa decorrono dai bilanci riferiti all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2017.
Le restanti informazioni richieste in forma tabellare nella nota integrativa possono essere fornite in forma libera, anziché secondo le previste tabelle, soltanto nel bilancio dell’impresa e nel bilancio consolidato relativi all’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2016.