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Novembre 2013

Banca d'Italia: documento in consultazione per l'applicazione in Italia della Direttiva 2013/36/UE.

La nuova Circolare prudenziale per banche e gruppi bancari sostituirebbe integralmente la circolare n. 263, che al momento non sarebbe tuttavia soppressa perché ad essa puntano riferimenti contenuti nelle disposizioni riguardanti altri intermediari (ad esempio, SGR, IMEL, intermediari finanziari ex art. 107 TUB). Nella nuova Circolare confluirebbero da subito anche i capitoli ancora in vigore della Circolare n. 229 che sono interessati dal processo di recepimento della Direttiva. In prospettiva, confluirebbero anche tutte le altre disposizioni ad oggi contenute in detta Circolare, completando in tal modo il processo di revisione e razionalizzazione della normativa applicabile a banche e gruppi bancari.
Una bozza dell'indice della nuova Circolare viene pubblicata con il documento di consultazione, in particolare:
- Parte Prima: disposizioni di recepimento della Direttiva 2013/36/UE, articolate in titoli distinti focalizzati su accesso al mercato e struttura (oggi distribuite fra le Circolari n. 263 e 229), governo societario, controlli interni e gestione dei rischi, (provenienti dal Titolo V della Circolare n. 263), misure prudenziali (con norme nuove per la trasposizione delle disposizioni della Direttiva 2013/36/UE sui capital buffer) e sul processo di controllo prudenziale (qui trasferito, con aggiornamenti, dal Titolo III della Circolare n. 263).
- Parte Seconda: norme nazionali indipendenti da vincoli comunitari, attualmente collocate nella Circolare n. 263 o nella n. 229. (articolate in quattro Titoli: operatività, conflitti di interesse, vigilanza informativa e ispettiva e altre disposizioni).
- Parte Terza: disposizioni nazionali necessarie per l'applicazione del regolamento UE n. 575/2013 (esercizio delle discrezionalità e identificazione dei procedimenti amministrativi e delle unità organizzative responsabili).
Tenuto conto della limitatezza dei margini di discrezionalità offerti dalla disciplina europea per il recepimento delle disposizioni e della scadenza del 31 dicembre 2013 per il recepimento, non è stata condotta un'analisi dell'impatto della regolamentazione e la durata della consultazione è abbreviata.
Eventuali osservazioni, commenti e proposte possono essere trasmessi alla Banca d'Italia entro 15 giorni dalla data di pubblicazione.

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